sabato 13 novembre 2010

Il Crotone abbatte anche il Livorno!

Russotto e Curiale mandano in paradiso l'orchestra di Menichini.
A distanza di un anno, il fair-play fa nuovamente male a mister Bepi Pillon che si aspetta una settimana caldissima e cruciale per la sua panchina.
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CROTONE-LIVORNO 2-1

CROTONE (4-2-3-1): Concetti; Crescenzi, Viviani, Abruzzese (39’ st Tedeschi), Migliore; Eramo, Galardo (Cap.); Russotto, Cutolo (24’ st De Giorgio), Napoli; Ginestra (24’ st Curiale).
A disposizione: Belec, Cabeccia, Beati, Ledesma.
Allenatore: Leonardo MENICHINI.

LIVORNO (4-4-2): De Lucia; Salviato (41’ st Pagano), Knezevic, Miglionico, Lambrughi; Surraco, Iori (Cap.), Barusso (15’ st Schiattarella), Luci; Cellerino (21’ st Volpato), Dionisi.
A disposizione: Bardi, Di Bella, Volpe, Danilevicius.
Allenatore: Giuseppe PILLON.

Arbitro: Riccardo TOZZI di Ostia Lido (Meli-Schenoni/Nasca).
Marcatori: 17’ pt Russotto (KR); 2’ st Surraco (LIV); 31’ st Curiale (KR).
Ammoniti: 35’ pt Barusso (LIV); 7’ st Russotto (KR); 15’ st Lambrughi (LIV); 32’ st Curiale (KR).
Espulso: 41’ st Russotto (Kr) per doppia ammonizione.
Recupero: +1 nel Primo Tempo, +4 nel Secondo Tempo.
Tiri nello specchio della porta: 3 per il Crotone, 1 per il Livorno.
Tiri fuori dallo specchio della porta: 2 per il Crotone, 2 per il Livorno.
Calci d’Angolo: 4 per il Crotone, 2 per il Livorno.
Falli fatti: 11 per il Crotone, 22 per il Livorno.
Fuorigioco: 1 per il Crotone, 0 per il Livorno.
Spettatori: 3.000 circa.
NOTE: Allontanato al 41’ del secondo tempo il Direttore Sportivo del Crotone Beppe Ursino
per proteste.
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La quindicesima giornata del campionato di Serie Bwin vede come protagoniste allo stadio Ezio Scida Crotone e Livorno, ospitati da una giornata fresca e soleggiata con terreno in ottime condizioni: clima ideale per disputare una partita di calcio.
I toscani, dopo il cataclisma interno (1-3) contro la Triestina, si ritrovano in Calabria con Pillon a serio rischio esonero e le assenze pesanti di Tavano, Pieri, Prutsch, Bernardini per infortunio e Perticone per squalifica: spazio quindi per Cellerino accanto a Dionisi in avanti, Surraco e Luci sugli esterni protetti dal possente Barusso e da capitan Iori sulla linea mediana; in panchina tra gli altri Danilevicius, Schiattarella e Pagano.
Menichini reduce invece dalla vittoria rigenerante di Frosinone (2-3), manda in campo una tre-quarti titolare a sorpresa formata da Russotto, Cutolo e Napoli dietro a Ginestra, lasciando ancora spazio ad Eramo a centrocampo in luogo di Beati e plaudendo al ritorno di Viviani in difesa assieme ad Abruzzese.
L’arbitro dell’incontro è Tozzi di Ostia Lido, alla sua settima presenza stagionale, arrivato in Calabra dopo aver arbitrato il 7 novembre la partita di Serie A Udinese-Cagliari (1-1).

PRIMO TEMPO:
Pronti-via, appena un giro di lancette e sul corner di Russotto, Ginestra prova una rovesciata acrobatica nell’area di rigore, ma il pallone va altissimo alle spalle di De Lucia.
Al 13' ottimo disimpegno di Crescenzi su Cellerino, ma Eramo si addormenta, permettendo a Iori di servire l’attaccante: il numero 15 amaranto si accentra in bello stile, incuneandosi tra Abruzzese e Viviani e piazzando un rasoterra velenoso su cui Concetti oppone però ottimi riflessi.
Tre minuti dopo, episodio curioso: mentre Russotto attacca palla al piede lungo la corsia sinistra difesa dai toscani, un'altra sfera termina sul campo di gioco e, dopo il fischio dell'arbitro, il Livorno con grande correttezza restituisce il pallino ai pitagorici, mandando in out nello stesso punto dell’azione: sugli sviluppi del fallo laterale, al minuto diciassette, dopo un batti e ribatti al limite dell’area, il fantasista romano riprende la palla, si accentra, vede la porta da posizione impossibile e piazza una palombella pazzesca che va ad insaccarsi all’incrocio dei pali con De Lucia mesto a raccogliere la sfera ancora bollente nella propria porta.
P
er Pillon è un altro fair-play invernale che fa malissimo, rievocando la partita Ascoli-Reggina (1-3) del 5 dicembre 2009, allorquando i bianconeri concessero agli amaranto di segnare il pareggio, dopo una rete realizzata praticamente a gioco fermo.
Il Crotone non ci pensa un attimo, non lascia respirare gli avversari e continua a fare sul serio: al 27' Cutolo sfrutta un rimpallo sul prato verde per scoccare un dardo pericolosissimo che il numero uno avversario manda in corner a fatica ed al 37’ è ancora il furetto bionico, grazie alla spizzata di Ginestra, a presentarsi a tu per tu con De Lucia e provando a beffare, con un pallonetto delizioso, il portierone ospite che però blocca l’iniziativa col fianco, evitando così la nuova capitolazione.
Al 46’, giusto dopo un minuto di recupero, l’ottimo Tozzi manda tutti negli spogliatoi.

SECONDO TEMPO:
Entrambi gli allenatori spediscono in campo gli stessi effettivi e la gioia dei pitagorici dura fino al 2’, quando è shock per lo Squalo: Eramo perde palla ancora nella sua meta campo e la sfera giunge flebile sui piedi di Surraco che ha tutto il tempo per accentrarsi e lasciare partire un piazzato devastante dai venticinque metri che si infila sotto la traversa, con Concetti troppo lontano dai pali per liberare un colpo di reni efficace.
Il Crotone tramortito dal pareggio perde il bandolo della matassa e lascia il possesso palla agli amaranto, provando soltanto al 20’ un break su calcio d’angolo battuto da Russotto, con Abruzzese che prima perde il tempo per far male a De Lucia e poi di spalle libera una rovesciata angolata che, seppur lenta, scende improvvisamente verso la traversa, impegnando severamente il portiere che rimette in corner.
Tre minuti dopo è però nuovamente la squadra toscana a rendersi pericolosa con Iori che raccolto il cross perfetto di Lambrughi, manda alto di poco e poi al 32’ con Dionisi che nell’area piccola, ostacolato dal rapido Migliore, di fronte al portiere calabrese non trova lo spunto decisivo per portare in vantaggio i compagni.

Come in un vero thriller, nel momento in cui il Livorno prende le misure al Crotone, il doppio cambio De Giorgio-Cutolo e Curiale-Ginestra rigenera i rossoblù: al 35’, su un calcio di punizione dal vertice sinistro dell’area, va sul pallone l’ex-Empoli e piazza una traiettoria arcuata e precisa, dipinta per l’incursione furente del numero 9 che, di testa, manda in bambole la difesa toscana ed infilza con cinismo il malcapitato De Lucia.
Sei minuti dopo è l’espulsione di Russotto per doppia ammonizione a dare ossigeno ai toscani che cercano il colpo di coda all’ultimo istante, ma sul tentativo di testa di Dionisi, è un Concetti in forma strepitosa a volare alla sua destra ed a neutralizzare l’insidia.

È l’ultima azione di una gara bellissima, tanto combattuta quanto spettacolare che allontana sempre di più il Crotone dalla pericolosa zona play-out e lo proietta, scavalcando proprio i toscani, in un finale di girone d’andata emozionante e da sogno; a Pillon non rimane altro che la delusione e la paura dell’esonero, dopo il doppio black-out consecutivo.

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Le dichiarazioni del post-partita.
Salvatore Gualtieri (Presidente del Crotone):
“Dopo una piccola pausa ci siamo ripresi: questo è un gruppo che vuole bene al mister, vuole bene alla società, vuole bene alla città e lo sta dimostrando ormai in tutti i modi; io sono ottimista e credo che la nostra squadra possa addirittura migliorare lo score dell’anno scorso, tralasciando qualche battuta a vuoto, come quelle interne contro Piacenza e Pescara che qualsiasi squadra in un torneo così lungo e difficile può permettersi di avere”.
Giuseppe Pillon (Allenatore del Livorno):
“Dopo un primo tempo in cui subivamo le arrembanti azioni del Crotone, nella ripresa abbiamo trovato la rete di Surraco e poi con rabbia e determinazione ci siamo procurati l’occasione del raddoppio con Dionisi, ma alla fine, come sempre accade nel calcio, goal mangiato-goal subito e siamo stati puniti su una nostra ingenuità da calcio da fermo, una insidia su cui a quanto pare dobbiamo ancora lavorare per migliorare; ora è il momento di ripartire e credo che nel calcio non ci si debba mai abbattere, ma essere sempre positivi giocando partita per partita, perché il campionato è ancora lungo e c’è tutto il tempo per maturare, tenendo presente e ci tengo a sottolinearlo, che con questa squadra ricca di giovani, nessuno mi ha mai parlato di obiettivi precisi, tanto quanto nessuno ci ha mai chiesto la promozione nella massima serie”.
Luigi Garzya (Vice-allenatore del Crotone):
“Questo è un campionato strano, un torneo difficilissimo dove non c’è nessuna partita scontata, in settimana guardiamo tantissimi video e registrazioni degli avversari, proviamo a curare ogni cosa nei minimi particolari e nonostante ciò c’è sempre da imparare; io credo che stiamo costruendo una piccola impresa e ci godiamo un risultato così importante ottenuto contro un avversario di altissimo livello”.
Galardo (Crotone): “Ci aspettavamo che il Livorno nel secondo tempo potesse fare la partita, sapevamo che potevano farci male, ma nonostante il pareggio abbiamo rinserrato le fila e credendoci fino alla fine, siamo riusciti ad ottenere una vittoria davvero strepitosa che ci lascia più tranquilli; voglio poi spendere due parole per Cutolo e Russotto, due calciatori che possono fare la differenza in qualsiasi momento”.
Curiale (Crotone): “Ci tenevo a segnare ed a dedicare questo importantissimo goal a mio padre, scomparso un anno fa, con la speranza di continuare a marcare il tabellino e soprattutto di aiutare la squadra a raggiungere i suoi obiettivi; peraltro son anche contento perché finalmente il mister mi vede con più continuità rispetto ad un inizio di stagione dove spesso finivo in tribuna”.

Andrea De Marco

sabato 6 novembre 2010

Il Delfino affonda lo Squalo

Bonanni purga Concetti, approfittando di un brutto Crotone, poco concentrato e reattivo.
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CROTONE-PESCARA 0-1

CROTONE (4-2-3-1): Concetti; Cabeccia (28’ st Correia), Tedeschi, Abruzzese, Migliore; Beati, Galardo (Cap.); De Giorgio (43’ st Uccello), Russotto, Ledesma (8’ st Curiale); Ginestra.
A disposizione: Belec, Vinetot, Eramo, Parfait.
Allenatore: Leonardo MENICHINI.

PESCARA (4-3-1-2): Pinna; Zanon, Olivi (Cap.), Mengoni, Mazzotta; Nicco, Cascione, Ariatti; Verratti (1’ st Tognozzi); Sansovini (18’ st Bonanni), Soddimo (37’ st Maniero).
A disposizione: Bartoletti, Sembroni, Del Prete, Stoian.
Allenatore: Eusebio DI FRANCESCO.

Arbitro: Silvio BARATTA di Salerno (Franzi-Cucchiarini/Ripa).

Marcatore: 32’ st Bonanni.
Ammoniti: 31’ pt Verratti e 33’ pt Ariatti (PES); 25’ st Galardo e 29’ st Curiale (KR); 40’ st Cascione (PES).
Espulso: 45’ pt Ariatti (PES) per doppia ammonizione.
Recupero: +1 nel Primo Tempo, +5 nel Secondo Tempo.
Tiri nello specchio della porta: 2 per il Crotone, 0 per il Pescara.
Tiri fuori dallo specchio della porta: 1 per il Crotone, 0 per il Pescara.
Calci d’Angolo: 9 per il Crotone, 4 per il Pescara.
Falli fatti: 14 per il Crotone, 20 per il Pescara.
Fuorigioco: 4 per il Crotone, 2 per il Pescara.
Spettatori: 2.000 circa.
NOTE: Giornata autunnale fresca ed assolata; esposto in curva lo striscione “Il cuore della Manzulli batte forte per te.. Kekko vive!”, in memoria del giovane crotonese scomparso in un drammatico incidente stradale; allontanato al 30’ del secondo tempo mister Di Francesco per proteste.
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È una giornata fresca e soleggiata quella che accoglie all’Ezio Scida, la tredicesima giornata del campionato di Serie Bwin che vede come protagoniste Crotone e Pescara.
Gli abruzzesi di Di Francesco, dopo il primo stop casalingo per 0-2 inflitto da un rigenerato Modena, provano a riscattarsi sullo Ionio dovendo rinunciare a pedine importanti come l’infortunato Petterini (probabile un mese di stop per lui a causa di una lesione muscolare), Gessa ed il bomber Ganci ed inserendo, nel modulo-sorpresa 4-3-1-2, il gioiellino Verratti alle spalle di Soddimo e Sansovini, una linea difensiva presieduta da Zanon e Mazzotta sulle corsie laterali e da Olivi e Mengoni centrali ed a centrocampo Nicco, Cascione e Olivi.
Tra i rossoblù reduci dal buon pareggio di Empoli, sono ancora indisponibili per infortunio Viviani e Cutolo e per squalifica Crescenzi e Napoli, ma mister Menichini non cambia lo schema di gioco, affidandosi al suo solito 4-2-3-1, con Cabeccia e Tedeschi in difesa e Russotto e Ledesma sulla tre-quarti offensiva a sostenere gli attacchi di Ginestra.
L’arbitro dell’incontro è Silvio Baratta di Salerno alla sua quinta presenza in cadetteria (ultima Varese-Triestina 4-0 del 23 ottobre), coadiuvato dagli assistenti Franzi e Cucchiarini e dal quarto uomo Ripa.

PRIMO TEMPO:
La prima occasione capita dopo dieci minuti sui piedi di Russotto che su una punizione fischiata ai suoi danni, piazza una parabola che termina di poco fuori alla sinistra della porta difesa da Pinna.
Poi è Galardo al ventesimo che ci prova dai 30 metri dopo un batti e ribatti in area di rigore, ma ancora una volta la mira non è felice.
Il Pescara cerca con difficoltà di irretire il Crotone, applicando un asfissiante pressing ed il fallo sistematico ogni qual volta i possessori di palla pitagorici si rendono pericolosi e così, fra un fischio e l’altro, la prima frazione di gioco scivola via in puro equilibrio con il solo possesso-palla in mano ai calabresi di Menichini che costringe Ariatti già ammonito al 46’, proprio in chiusura di tempo, a fare fallo su Cabeccia, trovando il cartellino rosso per una doppia ammonizione forse un pò troppo frettolosa.

SECONDO TEMPO:
La gara riprende quindi con la superiorità numerica rossoblù, mentre Di Francesco corre ai ripari inserendo Tognozzi in luogo di un ottimo Verratti, sacrificato per le ovvie esigenze tattiche e ripiegando sul solito modulo 4-3-1-1.
Nonostante l’uomo in più, i rossoblù fanno fatica a condurre azioni veloci e di qualità in fase offensiva e trovano la via della marcatura solo a seguito di un’azione manovrata con sapienza dall'indomito Galardo che con uno scavetto di pregevole esecuzione riesce a mettere Migliore a tu per tu con Pinna, ma il portierone abruzzese è strepitoso nella replica sul tiro del terzino.
La partita diviene tesa e nervosa ed a farne le spese è proprio l'allenatore Di Francesco che, a seguito delle reiterate proteste, viene allontanato dalla panchina dall'arbitro Baratta.
Poi proprio quando tutti ormai si aspettano uno 0-0 incolore, è invece il neo-entrato Bonanni a tentare il colpaccio: prima sfiora la rete con una punizione da fuori area di poco alta e poi addirittura trova il jolly del sabato quando al 32’, su colpo di tacco di Soddimo per l'assist di Nicco, piazza un rasoterra velenoso dai venticinque metri che si insacca alle spalle di Concetti, a seguito di una leggera deviazione di Correia.
Dopo la rete, gli sterili attacchi finali del Crotone trovano sempre le ribattute del fortino biancoazzurro, pronto e reattivo per tutto il finale di partita ed i cinque minuti di recupero non servono ai rossoblù per recuperare il risultato, esaltando il coraggio abruzzese ed appalesando la scarsa qualità del gioco offensivo pitagorico.
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Le dichiarazioni del post-partita.
Beppe Ursino (Direttore Sportivo del Crotone):
“Abbiamo giocato malissimo, è stata la peggiore prestazione della stagione, secondo me non hanno nemmeno influito le assenze e dobbiamo subito dimenticare questo risultato perché martedì si gioca nuovamente a Frosinone; comunque quando si perdono gare del genere è chiaro che le preoccupazioni si accentuano e senza aggressività e velocità non si va da nessuna parte; personalmente non mi tiro indietro, io dico che il Pescara ha meritato i tre punti”.
Salvatore Gualtieri (Presidente del Crotone):
“Oggi abbiamo perso meritatamente fornendo una prova incolore, non eravamo concentrati in campo e persi senza aggressività, di fronte alla cattiveria del Pescara, anche se a mio avviso le pesanti assenze avrebbero cambiare qualcosa, ma certamente non accampiamo scuse per questa debacle, anche perchè chiunque va in campo deve assolutamente dimostrare il proprio valore e togliere fuori gli attributi”.
Eusebio Di Francesco (Allenatore Pescara):
“Mi aspettavo da Bonanni che la sua qualità tecnica esplodesse in mezzo alle linee di Crotone un pò affaticato dalla prima parte di gara e grazie alla ottima condotta della squadra, cercando di bloccare nella ripresa la loro fonte di gioco Galardo con la marcatura asfissiante di Cascione, abbiamo ottenuto tre punti che ci danno soddisfazione anche per il fatto che, pur oggi non giocando un bel calcio, siamo stati concreti come desideravo ed in sostanza possiamo riassumere così la nostra gara: meno belli, ma più pratici”.
Massimo Bonanni (Match-Winner del Pescara):
“Ho provato a replicare la giocata con cui ho segnato due sabati fa a Bergamo contro l'Albinoleffe ed è andata bene, sono raggiante per il risultato oltre che per la soddisfazione personale, perché in inferiorità numerica la squadra è riuscita a reggere l’urto del Crotone ed ha portato in cascina tre punti fondamentali per il nostro cammino”.

Andrea De Marco

sabato 30 ottobre 2010

Un Crotone roccioso blocca anche l'imbattuto Empoli

Ancora una buona prova per gli Squali di Menichini che riescono ad impattare sullo 0-0, "al Carlo Castellani" di Empoli, per la seconda volta consecutiva dopo Siena.
I toscani di Aglietti ci provano in tutti i modi a sferrare l'attacco decisivo, ma un superbo Concetti con l'aiuto della traversa salva i suoi dalla capitolazione.
Nuovamente da sottolineare le eccellenti prove del reparto difensivo, con Migliore e Crescenzi in splendida forma e Tedeschi all'ottimo debutto tra i titolari accanto ad Abruzzese.
Superba anche la prestazione del capitano Antonio Galardo e di Andrea Russotto, due inesauribili motorini dai piedi buoni.

EMPOLI-CROTONE 0-0

EMPOLI (4-4-2): Handanovic; Vinci, Stovini (Cap.), Tonelli, Gorzegno; Nardini, Moro, Valdifiori (13' st Musacci), Fabbrini (33’ st Lazzari); Coralli, Foti (20’ st Cesaretti).
A disposizione: Pelagotti, Mori, Gotti, Soriano.
Allenatore: Alfredo AGLIETTI.

CROTONE (4-2-3-1): Concetti; Crescenzi, Tedeschi, Abruzzese, Migliore; Galardo (Cap.), Beati; De Giorgio (31’ st Ledesma), Russotto, Napoli (48' st Uccello); Ginestra (19’ st Eramo).
A disposizione: Belec, Vinetot, Cabeccia, Curiale.
Allenatore: Leonardo MENICHINI.

Arbitro: Gianpaolo CALVARESE di Teramo (Carretta-Ranghetti/Ceccarelli).

Ammoniti:
20' pt Crescenzi (KR); 21' pt Gorzegno e 24' pt Valdifiori (EM), 45' pt Beati (KR); 16' st Vinci (EM); 29' st Tedeschi, 32' st Eramo e 46' st Napoli (KR).

Recupero: +3 nel Primo Tempo, +5 nel Secondo Tempo.
Tiri nello specchio della porta: 5 per l'Empoli, 0 per il Crotone.
Tiri fuori dallo specchio della porta: 2 per l'Empoli, 3 per il Crotone.
Calci d’Angolo: 6 per l'Empoli, 3 per il Crotone.
Falli commessi: 10 per l'Empoli, 10 per il Crotone.
Fuorigioco: 1 per l'Empoli, 1 per il Crotone.
Spettatori: 2.300 circa.
NOTE: Pomeriggio fresco, soleggiato ed ideale per disputare una partita di calcio con campo in ottime condizioni; presente in tribuna anche Ciro Ferrara, il nuovo Commissario Tecnico della Nazionale Under 21.

Andrea De Marco

martedì 26 ottobre 2010

Linea.. Cadetta: Il punto sulla Serie Bwin



Ogni anno la Serie B infarcisce di sorprese le pietanze messe in tavola per i buongustai dello stivale ed anche in questa stagione il cuoco cadetto, non manca di regalare clamorosi batticuori ad una tifoseria italiana: chissà infatti come si staranno leccando i baffi in quel di
Novara continuando a degustare le leccornie offerte dai soliti Gonzales, Rigoni e Bertani, oleati alla perfezione dal sapiente chef Tesser che nell’anticipo del venerdì senza troppi indugi infila il Vicenza nel forno dello stadio Silvio Piola e lo cuoce a puntino (3-0) come fosse un pollo allo spiedo: il bomber mette in rete il cross teso dello scatenato numero 11 a seguito di uno spietato contropiede manovrato da Motta e Porcari ed è poi Rigoni di testa a raddoppiare ancora su assist dello stesso Bertani che come, se non bastasse, finisce col distruggere la porta biancorossa con un sinistro a giro terrificante che si insacca sotto l’incrocio dei pali.

Come terrificante è il letargo improvviso
(3-2) abbattutosi “al Garilli” di Piacenza sull’Atalanta del fresco quarantottenne Colantuono che prima regola i giri del motore con un rapido uno-due firmato dai colpi di Tiribocchi, imbeccato stupendamente da Ruopolo e di Doni che con un rocambolesco colpo di testa scavalca l’eccellente Cassano e poi si prende tre sberle consecutive nel secondo tempo grazie al tap-in vincente di Marchi, a seguito della stupenda parata di Consigli su Volpi, e ad un ispiritassimo Tomas Guzman che serve l’assist del pareggio ad Anaclerio e poi chiude la partita con un bolide dei suoi su punizione dalla lunga distanza.

Chi invece non pensa proprio ad addormentarsi è il sorprendente
Padova di Calori che ha trovato nella coppia goal Succi-Vantaggiato la chiave per aprire tutte le casseforti difensive (3-1): per la verità è il Pescara a sorprendere i biancorossi con un colpo di biliardo, probabilmente in fuorigioco, di Sansovini; poi però Mengoni ci mette il braccio sul tiro a porta libera di Cuffa e si fa espellere: Succi non sbaglia il rigore e ci pensa la doppietta di Vantaggiato a chiudere la gara, prima esaltandosi evitando Pinna e depositando in rete ed infine, in nove contro undici a causa dell’altra espulsione di Soddimo su fallo di reazione, superando da solo tutta la difesa abruzzese e siglando la terza rete dei padroni di casa.

Niente da fare questa volta invece per la
Reggina del capocannoniere Emiliano Bonazzoli che dopo la scorpacciata di reti messe a segno a ripetizione non incide in casa contro l’Empoli e nonostante i buoni tentativi di Rizzato da una parte, di Foti e Mchedlidze dall’altra, la gara stenta a decollare terminando con un risultato ad occhiale (0-0).

Stesso punteggio (0-0) in cui s’imbattono
Grosseto e Livorno che così chiudono il poker di pareggi conquistati dalle squadre toscane: nel derby vince la paura di perdere delle due compagini e così maremmani ed amaranto si accontentano, dividendosi la posta in palio senza farsi male, in una gara tanto dura ed equilibrata quanto noiosa, con Dionisi che spreca l’impossibile.

Chi invece si fa male di brutto
(4-0) è la Triestina in quel di Varese che passa in vantaggio con Pisano su corner, si fa spaventare dalla traversa di Godeas e poi nella ripresa dilaga con le reti di Carrozza, Buzzegoli e del caparbio Cellini che non si arrende ai difensori alabardati e deposita il pallone in rete per il quarto giro di valzer.

E se i lombardi ridono, chi piange desolatamente per l’ennesima volta è Franco Lerda che in una partita cruciale per il suo
Torino trova il Frosinone di Carboni in splendida forma e capitola (1-2) stordito dalle sfiancanti bordate e dai crudeli fischi dei tifosi granata; favolose le reti dei ciociari con Sansone che in semirovesciata finalizza il suo stesso contropiede grazie all’assist di Lodi ed è poi lo stesso talentuoso gialloblù a dipingere un mancino pazzesco che si va ad insaccare dove Rubinho non può di certo arrivare; il Toro prova poi a scuotersi con Pratali, ma non riesce più a trovare il pareggio lanciando l’allenatore piemontese verso una settimana caldissima che potrebbe culminare purtroppo con l’esonero.

Stessa cattiva sorte potrebbe toccare all’altro ex-mister pitagorico Gustinetti visto che il suo
Ascoli in piena crisi non riesce più a fare risultato e dopo aver colpito due legni, cade malamente tra le mura amiche (0-1), anche al cospetto del fanalino di coda Cittadella che non smette di ringraziare il nuovo uomo della provvidenza Piovaccari, che dopo aver già tentato nel primo tempo un colpaccio strepitoso in rovesciata, meritorio certamente di miglior fortuna, decide di riscattarsi nella ripresa, esplodendo un destro da posizione impossibile ed uccellando il portiere rivale, andando a siglare così un vantaggio importantissimo che rimarrà tale fino allo scadere della gara.

Finale di partita propizio anche per il
Sassuolo di Gregucci che finalmente muove la classifica nel derby provinciale di Modena, strappando un punto d’oro ai canarini (1-1) proprio quando in pochi ci avrebbero creduto, grazie all’invenzione del fondamentale, redivivo Catellani che in mezzo ad un nugolo di difensori riesce a far viaggiare un velenoso pallone per Troiano che di sinistro davanti ad Alfonso non sbaglia, rispondendo così al vantaggio gialloblù segnato dal magico, sempreverde Bellucci, lasciato incredibilmente solo dai difensori di casa Mapei nella prima frazione di gioco.

Infine nella sfida salvezza di Bergamo, l’
Albinoleffe liquida (1-0) il Portogruaro che non vince ormai da cinque giornate, grazie al solito Torri che sfrutta un batti e ribatti in area di rigore e con un lungolinea spietato in stile penalty, infilza il portiere Rossi; inutili e velleitari i tentativi di Gerardi, Madaschi e Tarana che si infrangono sui pugni di Tomasig concorrendo così alla vittoria dei lombardi e finendo con il determinare la classifica di quest’undicesima giornata della Serie Bwin:

Novara
25; Siena 22; Reggina 21; Padova ed Empoli 19; Atalanta 18; Livorno 17; Vicenza 16; Crotone e Pescara 15; Varese 14; Frosinone e Torino 13; Grosseto, Albinoleffe, Modena e Triestina 12; Portogruaro 11; Ascoli e Piacenza 10; Sassuolo 9; Cittadella 8.

Andrea De Marco

mercoledì 8 luglio 2009

Il pagellone sulla stagione del Crotone Calcio!

Incredibili, meravigliosi, strepitosi TUTTI!
Ribalta e successo per Francesco Moriero, rinascita per Galeoto, vetrina per Pacciardi, Basso, Morleo e Diniz, conferma per Calil e Galardo.
Un film infinito quello della strepitosa Società di Piazza Pitagora, culminato nel più dolce dei finali: la Serie B!

Emanuele CONCETTI
Un anno travagliato, ma incisivo, svolge il compito in maniera apprezzabile, compiendo in alcune circostanze interventi miracolosi.
PUNTUALE 8,5

Simone FARELLI
La paratona all’ultimo respiro di questo avvincente torneo, che vale tutta una stagione, sarà ricordata per sempre da tutti i tifosi RossoBlù.
Dopo qualche incertezza, ha sfoderato una brillantezza ed un’indole tipica dei grandi portieri, chiudendo a più riprese la...
SARACINESCA 8,5

Francesco GALEOTO
Dopo l’addio di Rossi ha ottenuto la fascia di capitano onorandola come meglio non si poteva. Questo giovanotto di 37 anni ha scarrozzato su e giù per la fascia, castigando gli avanti avversari e devastando l’erba dei terzini altrui.
Per tutti è stato un vero e proprio...

ESEMPIO 9,5

Marcus Paixao DINIZ
Son bastati 6 mesi al giovane Brasiliano per entrare nelle grazie del Milan.
Una mezza stagione fatta di temperamento, grinta, potenza.
Decisivo in ogni intervento, maturo nonostante l’età.
Forza fisica di un guerriero Acheo, classe felina di una...
PANTERA 9

Gennaro SCOGNAMIGLIO
Anche lui giovanissimo, anche lui preziosa sorpresa.
Con praticità ed eleganza ha saputo ritagliarsi la stima di tutto l’ambiente, realizzando persino reti di pregevolissima fattura come quelle contro la Cavese e l’Arezzo.
PRAGMATICO 8,5

Archimede MORLEO
Uomo chiave della squadra, velocità allo stato puro, una freccia avvelenata nelle mani dell’allenatore da scagliare contro gli avversari.
I chilometri fatti sono gli stessi del Nilo, la spregiudicatezza attuata pari a quella di un ladro gentiluomo, le pennellate degne di Giotto.
DEVASTAZIONE 9,5

Gabriele PACCIARDI
Fategli largo che passa lui.
Non sarà de Roma, ma ha la testa di un senatore e la potenza di un centurione.
Distrugge con stile le iniziative avversarie, spazza quando è necessario e cuce azioni come nemmeno un sarto di nome Valentino saprebbe fare.
L’umiltà e l’attaccamento alla maglia di pochi, il fiuto del goal di un bomber di spessore.
La cosa curiosa è che il Paccio dovrebbe essere soltanto “un interditore”; piuttosto è un cyborg dei cartoni animati.
MAZINGA 9,5

Antonio GALARDO
Una categoria e un cuore superiore agli avversari, quest’anno il “crotonese” ha fatto la differenza in ogni zona del campo: recuperi prodigiosi, cambi di gioco artistici, cross perfetti.
La perla finale al Santa Colomba ha illuminato lo sguardo dei suoi infiniti ammiratori.
L’unico, il solo, autentico...

SQUALO 9,5

Nicola PETRILLI
Brilla di luce propria ed ogni giocata è un bel vedere.
Non ha inciso profondamente come tutti si aspettavano, ma rimane comunque una spina nel fianco di tutte le difese, con i suoi cambi di direzione repentini e le giocate di fino...
Con tanto di rima:
GIOIELLINO 8,5

Caetano Prosperi CALIL
Mentre la classe è in attesa di completa maturazione, la velocità, i cambi di passo ed il talento arrivano direttamente e palesemente dal Paese VerdeOro.
Moriero lo ha capito, dosandone la presenza nel tentativo che il brasiliano recuperasse a pieno la forma e le motivazioni e così, il fratellino di Kakà non si è fatto attendere, segnando reti importantissime, quasi tutte decisive e di qualità.
Come solo i veri Carioca sanno fare, ha fatto soffrire la sua gente, per poi regalargli con le ultime due perle la gioia più bella, al ritmo di...
SAMBA 9

Simone BASSO
È arrivato distrutto e spompato, stanco ed acciaccato alla fine della stagione.
Ma la sua firma prestigiosa, il suo inchino alla platea, si è avvertito, si è sentito anche nelle partite in apparenza “anonime”.
Nelle scorribande col pallone, praticamente irrefrenabile; insostituibile invece per la concentrazione applicata dal primo all’ultimo secondo di ogni sua gara.
Cinico davanti alla porta, freddo dal dischetto, corretto con gli avversari, è stato una lancia dolorosa e avvelenata nel cuore delle altrui difese.
KILLER 9,5

Nello RUSSO
Prima parte di stagione importante: reti, forza fisica, visione di gioco.
Nel proseguo del campionato si è fatto ammirare per la stabilità tattica ed i ripiegamenti veloci, cose per cui ogni allenatore farebbe pazzie, pur dovendo rinunciare a qualche marcatura in più.
È stato sempre al servizio dei compagni, arrivando senza fiato alla fine di ogni partita, combattendo senza sosta contro le difese, nel tentativo spesso riuscito di far risalire la squadra: una dote fondamentale nel calcio moderno.
EQUILIBRIO 8,5

Valerio SENATORE, Marco PEDOTTI, Giuseppe FIGLIOMENI, Claudio CAFIERO, Valerio QUONDAMETTEO, Davide CARCURO, Mark OROSZ, Stefano VALLONE, Luca Fernando PAPONETTI, Vittorio TRIARICO, Salvatore AURELIO
Sono i ragazzi, dal sangue e dal cuore RossoBlù che per motivi diversi hanno giocato poco, ma sono stati fondamentali per l’umiltà ed il rispetto che hanno sempre portato al lavoro dell’allenatore.
Tutti assieme decisivi nel costruire un gruppo unito e solido e con un unico obiettivo, chi in un modo o in un altro, importantissimi nelle diverse fasi del campionato.
Fondamentali le rete di Triarico nel primo match contro il Pescara, quelle di Figliomeni e Paponetti nel cuore della stagione, le prestazioni di Pedotti nei Play-Off, le marcature pesantissime di Aurelio e Carcuro contro l’Arezzo.
Ragazzi eccezionali, calciatori...
ENCOMIABILI 8,5


Mister Francesco MORIERO
A cominciare dall’uomo: sorrisi e abbracci per tutti, umiltà e rispetto, comunicabilità alle stelle, decisione, dedizione ed impegno nel lavoro.
Poi l’allenatore: motivatore, fratello maggiore, parafulmine, protettore.
Tutti i ragazzi hanno lo stesso valore, chi fa meglio in allenamento gioca di più, nessuna alchimia tattica, ogni pedina al posto giusto nel momento giusto.
Col passare del tempo, come una spugna, ha osservato, imparato ed applicato cambiamenti tattici come se navigasse nel mestiere da anni e lasciando a bocca aperta chiunque.
Un ritratto semplice, ma onesto, di uno dei migliori allenatori italiani attualmente in circolazione.
La perfezione non dovrebbe esistere, ma nessuno avrebbe saputo fare di più.

FUTURO 10

Lo staff TECNICO
Luigi GARZYA, Massimo DRAGO, Domenico BORELLI, Antonio MACRÌ, Francesco POLIMENO, Pietro CISTARO: nomi, cognomi e garanzia di qualità.
Senza di loro non si sarebbe potuto compiere il miracolo.
UNICI 9

La SOCIETÀ ed il Direttore Sportivo BEPPE URSINO
Giro di ruota ed altra impresa servita su un piatto di platino, contro la crisi, le paure, gli squadroni avversari, le decisioni politiche della città.
Spendendo di meno, si è rivoluzionata una squadra, riuscendo persino a rafforzarla.
Non si tratta solo di onorare il Presidente Sasà Gualtieri ed il fratello Pier Paolo, Raffaele e Gianni Vrenna, l’amministratore Martucci ed il consigliere Martino, ma anche pedine fondamentali, spesso nell’ombra, ma di altissimo spessore umano e professionale come Vincenzo Ruggiero, Anselmo Iovine ed Emanuele Roberto.
Poche parole: se inventassero il Nobel per il Calcio, spetterebbe di diritto a tutti loro.
I prodigi si costruiscono con la serietà, la competenza e la voglia e non con i soldi: sarebbe fin troppo facile.
IMPAREGGIABILI 10

La classe ARBITRALE
Un’altra stagione all’altezza, gli errori li fanno tutti, ma non hanno mai inciso profondamente con le loro decisioni sui verdetti maturati dal campo.
Ai Play-Off sono stati un’autentica rivelazione per capacità e bravura.
SERIA 8,5

Andrea De Marco

domenica 31 maggio 2009

Crotone: Più vicina la finale Play-Off!


Uno Squalo sconvolgente espugna il "Città D'Arezzo", colpendo senza pietà con Aurelio e Carcuro, dopo il pareggio di Lauria!
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AREZZO-CROTONE 1-2

AREZZO (4-2-3-1): Paoletti; Bricca, Terra, Conte (Cap.), Grillo (63' Lauria); Matute, Beati; Croce, Bondi, Cavagna (66' Baclet); Chianese.
A disposizione: Botticella, Fanucci, Dyuric, Togni, Vigna.
Allenatore: Marco CARI

CROTONE (3-4-3): Farelli; Diniz, Pedotti, Scognamiglio; Galeoto (Cap.), Pacciardi, Galardo, Morleo (88' Petrilli); Aurelio (66' Carcuro), Russo (88' Paponetti), Basso.
A disposizione: Senatore, Figliomeni, Calil, Triarico.
Allenatore: Francesco MORIERO

Arbitro: Andrea CORLETTO di Castelfranco Veneto (Tronchini - Raimondi).

Marcatori: 56' Aurelio (KR); 72' Lauria (AR), 91' Carcuro (KR).

Ammoniti: Aurelio, Pacciardi, Scognamiglio e Farelli (Kr).

Recupero: +1 nel Primo Tempo; +5 nel Secondo Tempo.
Calci d’Angolo: 9 per l'Arezzo, 2 per il Crotone.

Spettatori: 4.000 circa con discreta rappresentanza RossoBlù.
NOTE: Cielo plumbeo, clima a tratti piovoso.
Osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Antonio Morelli, da sempre grande tifoso della squadra amaranto.
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Arezzo - Domenica 31 Maggio 2009, Ore 16:00 - Stadio Comunale “Città D'Arezzo".

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PRIMO TEMPO:
-5': Le due squadre timorose si studiano, nulla da segnalare.
-9': Punizione di Morleo smanacciata in calcio d'angolo da Paoletti.
-10': L'Arezzo ci prova con un tiro di Chianese di poco a lato.
-12': Colpo di testa centrale di Terra, neutralizzato da Farelli.
-20': Le due compagini continuano a studiarsi come in una partita a scacchi.
-24': Pericoloso calcio di punizione battuto da Bondi, ma la sfera termina a lato.
-28': Tiro da fuori area di Galeoto rimpallato da Terra.
-30': Aurelio entra in area e termina a terra invocando il rigore, ma l'arbitro lo ammonisce per simulazione.
-37': Matute manda a lato dai 22 metri.
-44': Punizione di Morleo deviata in corner da Conte.
-45': Un minuto di recupero.
-45'+1: Corletto fischia la fine del primo tempo che termina sullo 0-0.
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SECONDO TEMPO:
-46': Partiti!
Si riprende senza cambi.

-55': Nulla da segnalare se non un ammonizione a Pacciardi per gioco scorretto.
-56': Morleo cavalca prepotentemente sulla fascia laterale di competenza, invitando con un assist al bacio l'accorrente Aurelio che senza pietà insacca alle spalle di Paoletti!!!!
0-1 per il Crotone!!!
-64': Su cross di Bondi, Matute sbaglia clamorosamente a tu per tu con Farelli.
-70': Nuovo tiro di Bondi, terminato tra le braccia del portiere RossoBlù.
-72': Su cross preciso del solito Bondi, Lauria insacca di testa per il pareggio dell'Arezzo!!
1-1!!!
-78': Ora il Crotone soffre le azioni insistite di Lauria, Bondi, Chianese e Baclet.
-84': Miracolo di Farelli su colpo di testa ravvicinato di Terra!
Eccezionale il portiere Pitagorico!!
-85': Ancora strepitoso il Numero Uno degli Squali su un tiro dai 18 metri di Lauria!
-90': 5 minuti di recupero assegnati dall'arbitro.
-90+1': Eccezionale cross di Galardo su punizione con Carcuro che prende il tempo alla difesa toscana ed insacca per il nuovo vantaggio RossoBlù!!!
1-2!!!!
90+4':
Ancora Farelli!
Ancora Farelli!!!
Doppio intervento del portierone crotonese, prima su un tiro di Bondi e poi su un colpo di testa di Lauria!
90+5': Finita!
Un incredibile Crotone si aggiudica l'andata Play-Off battendo l'Arezzo per 1-2!!
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SALA STAMPA:
Il primo ad arrivare è il capitano RossoBlù Galeoto:
"Penso che abbiamo disputato un grande primo tempo nascondendo la palla all'Arezzo.
Gli avversari nella ripresa sono usciti, ma noi abbiamo meritato la vittoria giocando meglio di loro che andavano avanti a lanci lunghi.
Inoltre c'era anche da controllare un
campo pesante a causa della pioggia, e dire che ci aspettavamo una giornata da sole!
Il risultato ottenuto è indubbiamente importante, ma non ricordiamo che nel calcio può succedere di tutto, quindi dobbiamo stare tranquilli e motivati in vista del ritorno.
Per quel che concerne lo scontro avvenuto in passato, devo dire che non mi interessava più replicare a Bondi, l'unica cosa importante per me era fare risultato, è la mia migliore rivincita".

L'allenatore toscano Cari fa fatica ad accettare l'esito della partita:
"Non meritavamo la sconfitta, abbiamo subito due reti su palle inattive, Farelli ha fatto grandissime parate eppoi c'è da rivedere diversi scontri in area di rigore avversaria, ma soprattutto il goal di Aurelio che secondo me è dubbio.
Devo dire comunque che non mi aspettavo un assetto tattico difensivo da Moriero, mi ha veramente sorpreso e non posso non aggiungere che chi vince ha sempre ragione.
Noi non possiamo rimproverarci nulla, abbiamo fatto una delle più belle partite dell'anno, anche se sul secondo goal degli avversari dovevamo stare più attenti.
Ora dovremo passare in vantaggio subito allo Scida per poi cercare il raddoppio".

Moriero è stanco, ma felice:
"Abbiamo preparato una grande partita dal punto di vista tattico, l'Arezzo ha giocato bene, ma oggi c'era il solito coriaceo Crotone che seppur non sia stato brillantissimo dal punto di vista del palleggio, ha messo cuore e volontà, lottando per 95 minuti su tutti i palloni.
Sono felice per Farelli, Aurelio, per Carcuro e dedichiamo questa vittoria ai tifosi, alla città, a noi stessi.
Ora pensiamo al ritorno, dobbiamo essere positivi, ci vuole massimo rispetto per i Toscani, non dobbiamo mollare.
Abbiamo sofferto un pò oggi, perchè il modulo non era proprio congeniale al nostro credo, ma questi ragazzi sono eccezionali, bisogna fare nuovamente tanti applausi a loro, perchè dopo un campionato svolto alla grande, tornare in ritiro non è stato facile.
Oggi metto sugli scudi Pedotti".

Carcuro non ci crede ancora:
"Ogni tanto capita anche a me di segnare per fortuna!
Sono felicissimo, emozionato, è una rete che ci lascia più tranquilli in vista del ritorno, perchè l'Arezzo è una grande squadra, temibilissima.

Ero convinto di venire a Crotone, per fare bene, per lottare per la Serie B con un mister che vuole sempre vincere.
Permettetemi di dedicare il goal vittoria alla mia ragazza!"

Rete importantissima che concede ai RossoBlù persino di perdere con lo scarto di una marcatura nella gara di ritorno.

Si ringrazia, fra gli altri, l'eccezionale contributo fornito dalla strepitosa Radio Studio 97 e dal bravo collega Vincenzo Saporito.


Andrea De Marco